Nessun problema, Uzza. Allora procedo in un altro modo, stai a vedere
Louis alzò la bacchetta magica con velocità e disegnò un grande cerchio con la mano.
La Sala Grande si zittì all'istante, preda di un semplice incantesimo.
Man mano si sentivano soltanto risate e bisbigli da parte dei vari tavoli, ma non c'era più il profondo rumore e casino creato dalla ragazza di fronte al suo sguardo.
Louis cercò di mantenere la calma, ma adesso al divertimento era subentrata l'impazienza.
"Chiamami un'altra volta cappellaio e ti farò rimpiangere di essere arrivata ad Hogwarts, signorina Weasley! esclamò con un torno così autoritario da stupirsi in prima persona.
Senza aspettare una risposta dalla ragazza, nella speranza che la sua impertinenza si calmasse, si girò di spalle e riprese il Cappello Parlante dal punto in cui l'aveva appena posato.
Poi, lo spostò sul banco di legno chiaro davanti il pubblico della Sala Grande e si fece di lato.
Il Cappello era di una bellissima, lucida e antica stoffa scura e sembrava emanare un'area regale, nonostante fosse un semplice oggetto. La magia di cui era intriso era infinita.
Un istante dopo, la Sala tacque: la cerimonia stava iniziando.
Il Cappello si aprì in una sorta di fessura sul tessuto, prendendo forma di una bocca.
Poi, parlò con una voce profonda e saggia.
"Numerosi eroi alla prima chiamata risponderanno,
quando le voci insieme si placheranno.
Ogni studente il suo compito rispetterà,
se il suo cuore di bontà si sazierà.
Nessun potere, nessuna gloria,
porterà l'uomo alla stella di Aurora.
Magia come collante sarà,
per chi del bene si circonderà.
Da Grifondoro nato,
niente ti renderà limitato;
da Corvonero svelto,
la saggezza sarà il tuo elemento;
se Serpeverde ti ritroverai,
della fama o astuzia paura non avrai;
invece, Tassorosso diverrai,
se da mago onesto ti comporterai.
Divisioni ormai non contano,
quando amore e unione mancano.
Ma se la pace cercherai,
Hogwarts salverai
e con il Bene trionferai"Ci fu un solo attimo di silenzio, prima che la Sala esplodesse in mille grida e applausi.
Il Cappello Parlante aveva recitato la sua solita filastrocca, come in ogni occasione simile.
Aveva creato una poesia di augurio per lo stesso mondo magico: non importava di che Casa si fosse, purché il Bene trionfasse contro le forze Oscure. In un momento come quello, Hogwarts non poteva che rappresentare la speranza di un futuro migliore.
Louis ne fu estremamente colpito.