Confused

Hogwarts non era mai stata così silenziosa come negli ultimi tempi.
Probabilmente, la mancanza di studenti era dovuta al fatto che le forze oscure stessero sempre di più in agguato, come un martello pronto a sbattere su un ferro bollente.
Molti ragazzi erano stati costretti a tornare a casa dai propri genitori, poiché questi ultimi consideravano Hogwarts un luogo ormai insicuro.
Ma, andiamo, la scuola di magia e stregoneria più famosa di tutti i tempi non poteva essere davvero priva di difese. Il Ministero aveva inviato numerosi Auror a sorvegliare aule, confini e ingressi del castello e ormai il coprifuoco era stato spostato dalle undici di sera alle dieci.
Un'ora in meno non cambiava nulla, eppure sembrava che i professori avessero l'anima in pace con quella piccola modifica, quindi nessuno si era lamentato, soprattutto non i genitori degli alunni.
In quel preciso momento, dunque, Will non si era meravigliato di trovare i corridoi completamente vuoti, come se non spirasse neanche un alito di vento.
Ogni studente era già nella propria Sala Comune, come di regola.
Ma lui era uno spirito libero; non aveva una camera al castello né un semplice letto a baldacchino sul quale riposare. Dopotutto, erano le dieci e mezza di sera e Will girava ancora per i corridoi di Hogwarts, imprecando minuto dopo minuto perché le scale continuavano a muoversi e a cambiare direzione, rendendo il ragazzo molto confuso.
Will doveva arrivare al settimo piano per poi raggiungere la Torre di Astronomia, da dove come ogni sera avrebbe spostato lo sguardo all'orizzonte, ammirando le stelle, sue sorelle.
Era una persona solitaria, libera e con un passato strano e doloroso alle spalle.
Stanco di camminare su scale traballanti e magiche, decise di sollevarsi da terra con un banale movimento dei piedi. Dopotutto, lui non era soltanto un uomo qualunque.
Will era un elfo della Natura.