Ai limiti del possibile

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view post Posted on 12/12/2013, 13:32
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Grifondoro
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Una figura incappucciata si fermò proprio all'inizio del ponte di Hogwarts, lasciando scorrere lo sguardo sul paesaggio che vedeva intorno e, soprattutto, sull'acqua che scorreva velocemente sotto quelle travi di legno, quasi come se volessero fuggire da un nemico che avevano conosciuto fin dal principio, fin da quando erano nate.
L'acqua era l'elemento che, tra tutte le altre cose, avrebbe potuto dare qualche fastidio al ragazzo ancora in piedi sulla strada asciutta, ma ormai quel luogo era l'ultima soluzione da poter considerare.
Eres Kellen doveva provare la sua nuova tecnica al Vecchio Ponte, lontano da sguardi indiscreti e, soprattutto, dal corpo docenti.
Non doveva neanche farsi scorgere dagli Auror chiamati per difendere gli studenti della scuola di magia e stregoneria da qualche probabile attaccato esterno. Non che lui fosse un Mangiamorte o un qualsiasi servo del Signore Oscuro, figuriamoci: non avrebbe preso ordini da nessuno, neanche dall'elemento che lo circondava e lo caratterizzava al massimo. Eres avrebbe sempre conosciuto e seguito la sua unica e vera identità, senza far prendere al fuoco il sopravvento su se stesso.
In quel momento, comunque, provava lo strano timore di essere osservato, quasi come se qualcuno l0 avesse seguito.
Giusto per sicurezza, si girò attorno e alzò la bacchetta magica che di solito non usava mai e che teneva rinchiusa nella borsa a tracolla di un intenso color verde.
"Hominum Revelio" esclamò, sperando di essersi ricordato almeno quella formula banale.
Il luccichio sulla punta della bacchetta magica gli fece capire che per fortuna l'incanto fosse esatto, eppure non accadde nulla. di straordinario. Non apparve nessun uomo o anima vivente, ad eccezione di una volpe che sembrò avvertire il pericolo imminente, scappando via nei boschi. Eres sorrise, soddisfatto. Posò la bacchetta nella borsa e, subito dopo, iniziò a spogliarsi.
Una volta rimasto soltanto in slip neri, si affacciò dalla staccionata di legno del ponte senza provare un minimo brivido di freddo. Dopotutto, il suo elemento lo riscaldava più di qualsiasi altra cosa al mondo.
Eres osservò l'acqua del fiume sotto il ponte e, quasi con aria divertita, la salutò con una mano come se si stesse rivolgendo ad un amico. A quel punto, si concentrò su se stesso e sui pensieri che vorticavano nella mente in subbuglio, mentre alcune lamelle di fuoco spuntavano sulle dita delle mani, come se Eres si stesse trasformando in un candelabro magico.
"Ora!" disse ad un tratto, mentre il calore del suo corpo aumentava a dismisura.
Gli slip iniziarono a bruciarsi, ma per fortuna non si distrussero e non diventarono cenere perchè Eres li aveva protetti con una pozione che lasciava integri tutti gli oggetti a contatto con le fiamme.
Il petto particolarmente scolpito, frutto di tanti allenamenti e combattimenti, sembrò gonfiarsi di altra massa muscolare, fin quando le fiamme avvolsero le gambe possenti del ragazzo, salendo sempre più in alto.
Eres trattenne a stento un urlo, mentre faceva aumentare il calore del suo elemento vitale.
Un istante dopo, infatti, il fuoco rosso lo ricoprì interamente.
Eres si era appena trasformato in una Torcia umana.
 
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view post Posted on 15/12/2013, 15:01




Hai intenzione di mandare il Castello a fuoco e fiamme?
Una Snow particolarmente divertita se ne stava appollaiata, gambe piegate, gomiti appoggiati sulle ginocchia e palmi delle mani atti a sostenersi il viso, su una delle piccionaie che si rispecchiavano proprio nel torrente sottostante. Ora però la loro immagine riflessa sull'acqua era coperta da quella di un'enorme, folgorante fiamma umana che sfrigolava un po' più lentamente di quanto effettivamente avveniva nella realtà. Non potè trattenersi dal formulare un pensiero esilarante: Perchè ogni santa volta che faccio la ronda e vedo un fuoco acceso questo ragazzo c'entra sempre qualcosa, in un modo o nell'altro?

Il bello è che quella sera Snow non stava effettuando il primo turno di guarda da sola. Layla Novacek stava adempiendo fedelmente il ruolo di ombra della notte insieme a lei. Si rivolse alla quasi Auror con le sopracciglia sopraelevate di parecchi centimetri: Perché è seminudo? Tra poco gli si vedrà un bel altro tipo di torcione!
In realtà stava facendo la simpatica per nascondere un altro sentimento che stava iniziando a serpeggiare dentro di lei minandole il lume della ragione: la paura. Il fuoco era l'unico elemento che riusciva a terrorizzarla, trasportarla nella sua morsa infernale. Rivolse i suoi occhi limpidi come il mare in una giornata di sole verso la sua amica. Come aveva fatto a non pensarci prima. Loro due condividevano un potere che rendeva il loro legame impossibile da sciogliere. Il ghiaccio permeava l'essenza, la personalità di entrambe. Forse Snow in un senso un pochino più letterale. Però anche lei era fredda. Era una mezza vampira. Le era sempre stato negato il calore, dalla sua forma più fisica a quella affettiva. Si concesse perciò di guardare quello spettacolo di fiammeggiante distruzione e rinascita con questo pensiero in testa.
 
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view post Posted on 15/12/2013, 21:39
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Perchè l'incantesimo di quella dannata bacchetta magica non aveva avuto effetto?
Per quale maledetto motivo la sua magia non era stata in grado di intravvedere le persone che si aggiravano in quel luogo già occupato da Eres? Eppure era sicuro di non aver sbagliato formula magica, nonostante avesse individuato soltanto una volpe che era scappata velocemente. Eres si ritrovò senza saperlo a sorridere alla battuta di una delle ragazze, considerando che nessuno sapeva che l'unico indumento che adesso indossava, per fortuna fosse protetto da una pozione che non avrebbe permesso al suo fuoco di renderlo cenere.
Una strana sensazione, però, inizio a pervadere il suo animo.
A quanto pareva, non riusciva a provare le varie tecniche del suo elemento senza che qualcuno lo lasciasse da solo, evitando di disturbarlo in ogni occasione possibile ed immaginabile.
Eres aumentò l'intensità del calore per divertirsi ancora un po', quindi il corpo fu interamente avvolto dalle fiamme rosse.
Adesso soltanto i suoi occhi, di un intenso azzurro color del mare, si scorgevano in contrapposizione a quei colori arancio e scarlatto che si aggiravano su di lui, toccando ogni punto del suo fisico scolpito.
"Vi conviene allontanarvi se non volete scottarvi" disse, sorridendo.
Poi iniziò a superare i limiti del possibile, permettendo ad una lamella di strisciare come una catena attorno alle braccia già a fuoco.
 
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°Uzzen<<_
view post Posted on 15/12/2013, 22:07




L'esperimento aveva funzionato. Ora finalmente avrebbero potuto fare la ronda, pedinare le persone sospette... senza il timore di essere scoperte. L'Incanto non aveva avuto effetto nè su di lei e nemmeno su Layla. In effetti non è che avessero più molto di Hominum. Layla era una mezza vampirla (si appuntò mentalmente di dirle questa battuta uno di quei giorni) e lei era passata in mezzo a talmente tante trasfigurazioni da non riuscire più a ricostruirne un filo logico da seguire. Beh comunque i pronostici adesso davano 1 a zero per loro. E si pregustava già aria di sfida.
Snow si sporse in avanti, l'ombra in cui era stata rintanata fino a quel momento sconfitta dalla luce e dal calore delle fiamme. I suoi capelli cremisi parevano sfrigolare come fuoco vivo contagiate dalla danza del ragazzo-fiamma al piano di sotto. Poggiò un piede sul davanzale in senso di provocazione, facendo formare uno spesso strato di brina all'istante. Dalle sue mani bianche iniziava ad intravedersi un rigido filo trasparente, incolore. Una frusta di ghiaccio. Cos'è Eres, hai intenzione di sfidarci? Guarda che non ho intenzione di farmi scottare da te una seconda volta!
Ed io sono più veloce di quanto immagini! Non ti sarà semplice colpirmi Layla pose un piede avanti all'altro, come un corridore ai posti di partenza, pronta a scattare avanti.
Tre paia di occhi di scrutarono con attenzione in quella notte. Oceano, cielo e iceberg pronti ad affrontarsi, seppur pacificamente e con spirito, da un momento all'altro.
 
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view post Posted on 15/12/2013, 22:26
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Eres era molto più forte di qualsiasi altra persona al mondo, eppure qualcosa gli suggeriva che il divertimento sarebbe stato assicurato. Sorrise alle battute delle ragazze, mentre la sua mente riconosceva Snow e osservava l'altra persona per capire se fosse un'umana, cosa che non gli sembrava affatto.
"Non ho parlato di scontri, Snow" disse, rivolgendo alla ragazza che conosceva, ma riferendosi ad entrambe.
"Eppure ho intenzione di essere lasciato in pace. Sai, a breve diventerò una Torcia Umana perchè sto provando a superare i limiti che mi impongo da solo" esclamò, senza specificare altro al suo discorso poco chiaro.
Quasi come per dimostrazione alle sue intenzioni, Eres fece volare una lamella intorno alle ragazze, senza però toccarle.
Il fuoco girava intorno come un serpente capace di volare, sibilando in un linguaggio che soltanto Eres comprendeva, essendo il suo elemento. Con calma, il ragazzo parlò usando l'idioma del fuoco e incitò la striscia di calore rossa a fermarsi senza attaccare.
 
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view post Posted on 16/12/2013, 16:32




Fece compiere al polso un movimento spiraliforme. La frusta guizzò in avanti, sorprendentemente elastica, colpendo la lingua di fuoco e spingendola di lato. Come sei serio, Eres! Hai portato la temperatura di questa conversazione sottozero! Proprio tu che dovresti essere così bravo a scaldare gli animi! lo stava punzecchiando. Solo un pochino. Non perché provasse particolare piacere nell'infastidire le persone in quella notte oramai dal clima afoso. Ma perché era dall'inizio della sua gravidanza che tutti la consideravano praticamente una menomata. Avrebbero preferito spedire Gazza con un elmetto sul campo di battaglia piuttosto che lei. Voleva avere le sue occasioni per diventirsi pure lei, porca puffola!
Una risatina acuta, cristallina sgorgò dalla gola di Layla. La luce delle fiamme rendeva ancor più diafana la sua carnagione, facendo risaltar i suoi lineamenti fini, quasi da Folletto, e il contrasto tra il mogano scuro dei suoi capelli ed il colore plumbeo delle sue iridi.
Vuole superare i suoi limiti! Ma sentitelo! Aspira a diventare una polpetta alla griglia. Tanto meglio: più da mangiare per noi. Solo ricordati che io preferisco la carne al sangue. rivolse alla torcia adolescente un'amichevole linguaccia. Dopotutto le femmine adorano, nel loro piccolo, sfottere un po' i maschietti, no?
 
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view post Posted on 16/12/2013, 19:06
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Eres rise alla battuta di Snow, che riteneva essere una persona abbastanza competente nelle arti magiche, grazie anche al suo potere. In un certo senso, era come se la ragazza lo attirasse, forse anche perchè il suo elemento, quello del ghiaccio, era in netto contrasto con il fuoco che ardeva nel suo corpo e non solo.
Tuttavia, non poté fare a meno di provare un brivido di rabbia sulla schiena a sentire la voce dell'altra persona che neanche conosceva. Aveva capito, finalmente, che si trattasse di qualcosa simile ad un vampiro, eppure non riusciva a sopportarla.
Odiava essere preso in giro da chi non aveva mai visto in giro prima di quel momento.
"Attenta, succhiasangue, che posso bruciarti lo stesso" esclamò, sottolineando con un tono di voce diverso l'epiteto con il quale aveva definito la ragazza.
Ovviamente nessuno sapeva che il potere di Eres andasse al di là di qualsiasi logica: il suo era un fuoco molto diverso da quello normale. Se avesse voluto, Eres avrebbe potuto bruciare l'intero castello di Hogwarts con un solo tocco della mano.
Avrebbe benissimo incenerito anche la vampira e la sua cara amica Snow, su questo non c'erano dubbi.
Dopotutto, Snow stessa gli aveva dimostrato che potesse essere ferita, quando era stata toccata dalle sue lamelle di fuoco. Eppure, era riuscita a non scottarsi fino in profondità grazie al suo potere.
E l'altra, che magia particolare aveva oltre ad essere una succhiasangue?
Sorrise, mentre comunicava alle fiamme il suo pensiero nella loro lingua scoppiettante.
Un attimo dopo un cerchio di fuoco avvolse Layla nella sua morsa.
"Contrastalo, tesoro" disse.
 
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view post Posted on 17/12/2013, 15:55




Qualcosa nella sua testa reagì alla velocità della luce. Snow si buttò a capofitto dentro il cerchio infuocato, le braccia spalancate come le ali di un uccello a salvaguardia di Layla, il suo corpo di donna trasfigurato in una sfavillante statua di ghiaccio. Era un prototipo di Incantesimo che non aveva ancora finito di sviluppare del tutto. Il primo incontro con Eres le aveva fatto capire che forse era meglio testare un nuovo tipo di protezione in più. La sua figura sembrava essere stata intagliata nel ghiaccio, ma tutto ciò non era solo pura scena estetica. Il suo nuovo rivestimento aveva la stessa durezza e lucentezza del diamante. Una vera e propria Padrona dell'Inverno.
Ma cosa ti ha attraversato il cervello un gorgosprizzo??? Chi ti credi di essere il Dio dell'Inferno? Lei non è me, Eres. Se la colpisci non è in grado di resistere! Si può sapere da che parte stai? Abbiamo già i nostri problemi con quegli spaccapluffe dei Mangiamorte, grazie. Ti giuro che se la sfiori non mi farò fregare dalle tue fiammette un'altra volta!
Non capiva come qualcuno potesse avercela con quell'angelo di Layla. Era una delle persone più dolci, gentili, carine che avesse mai conosciuto. Non si tirava mai indietro nel dare una mano. Aveva scherzato, si era vero, dopotutto aveva ancora una parte umana grazie al cielo. Ma essere presa a fuoco in faccia... no proprio questo non se lo meritava. L'avrebbe impedito a qualsiasi prezzo. Glielo doveva. Era stata una delle poche che le aveva dato tutto senza pretendere nulla in cambio.

I Vampiri sono noti per le loro virtu' quali la calma, la compostezza e la pazienza. I Nuovi Vampiri no. Successe in meno di una frazione di secondo. Layla si ritrovò all'esterno del cerchio come se avesse effettuato in un battito di ciglia un vero e proprio limbo di fuoco. Eres l''aveva catturata solo perchè era stata disattenta, non si aspettava una reazione così repentina ed esagerata. Per la seconda volta nella sua vita le fiamme la stavano minacciando. La prima volta avevano vinto. La sua natura era stata sconvolta. Questa volta non gliel'avrebbe permesso. Un ringhio gutturale, da animale ferito che tenta la difesa proruppe dalle sue labbra, gli occhi di un rosso sfavillante: anche lei aveva acceso il suo fuoco.
Non bevo sangue umano da quando sono stata creata. Ma continua per questa strada e tu sarai la prima eccezione alla mia regola.
Gli individui arroganti, piene del loro potere che non hanno rispetto delle Storie degli altri. Loro meritano di bruciare vivi, tutti. Meritano di ripercorrere il suo stesso cammino della sofferenza.
 
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view post Posted on 18/12/2013, 18:40
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Eres ritirò le fiamme con un sibilo basso, quasi come se stesse fischiando con le parole.
Un secondo dopo, il cerchio infuocato che aveva avvolto Layla e che era stato respinto dal potere di Snow ritornò da lui e si mischiò al resto del suo corpo, ancora del tutto avvolto nel fuoco più caldo.
La temperatura era aumentata così tanto che il vecchio ponte sembrava scricchiolare, come se le travi di legno della staccionata, poco lontane dal punto in cui Eres si trovava, stessero percependo il pericolo di essere incenerite da un momento all'altro.
Per fortuna il cemento freddo del pavimento del Ponte non era dello stesso materiale, quindi resisteva al calore.
"Cosa della frase non metterti in mezzo non è chiara, Snow cara?" chiese Eres, sorridendo.
Era anche leggermente spazientito, in particolare dalle minacce del neo-vampiro, come la ragazza gli aveva appena confermato.
Eres guardò Layla dritto negli occhi intensamente: un solo attacco delle sue fiamme e l'avrebbe incenerita. Dopotutto, i vampiri erano esseri freddi, non avrebbero potuto nulla contro il suo elemento.
Per quanto fosse sfrontato e molto irascibile, Eres decise di comportarsi meglio di quanto non avesse fatto negli ultimi istanti di quell'incontro. Era stato provocato, ma questo non giustificava la sua arroganza. Eres non era qualcuno che si pavoneggiava e forse aveva dato l'impressione sbagliata.
Decise di lasciar perdere il suo esperimento: avrebbe trovato un altro momento in cui superare i limiti dell'intensità di calore.
Con un solo suono pronunciato dalla bocca, fece spegnere il fuoco e restò completamente nudo, il corpo senza neanche una bruciatura.
Il fisico scolpito era particolarmente attraente, per non parlare dello sguardo provocante. Non a caso, Eres aveva gli occhi di un intenso azzurro color del ghiaccio, quasi simili a quelli di Snow, pertanto era ancora più affascinante considerando il suo elemento rosso e scottante.
Non si preoccupò minimamente di ricoprirsi con gli abiti che aveva lasciato a terra sul ponte, ma preferì restare con gli slip neri.
Fece qualche passo in avanti, mentre scorgeva il ringhio di Layla. Quando le fu abbastanza vicino, fece un segno a Snow per farla calmare e strofinò la mano in un gesto elegante.
Un attimo dopo, dalle sue dita apparvero cinque rose grandi e meravigliose, ma fatte di fuoco.
Erano così colorate, mostrando le sfumature di arancione, rosso e giallo come se fossero delle onde che si infrangevano contro lo scoglio della sua mano. Erano in movimento, ma erano rose incredibilmente belle.
"Ti chiedo scusa, tesoro" disse a Layla, nel modo più gentile possibile.
 
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°Uzzen<<_
view post Posted on 24/12/2013, 17:31




Alla vista degli infuocati doni della botanica, che il ragazzo chiamato Eres le stava offrendo dalla punta delle dita, la bocca di Layla assunse una curiosa forma ad u lasciandosi sfuggire un'esclamazione di estasi spontanea: "Oh"
La fiamma sprizzante di vita delle rose ardeva all'interno delle sue iridi di un ceruleo quasi irreale, l'abbraccio d un tramonto che accende il cielo e si riflette nelle acque limpide del mare sottostante, con solo l'orizzonte a separarli. Il contrasto tra quell'irrefrenabile voglia di sfrigolare giocoso, propria del fuoco, e la sua natura le ricoprì l'espressione con un velo di malinconia. La sua mente si animò della vita rubata al suo corpo iniziando a pensare che, dopo questo gesto galante, il guizzo malizioso negli occhi di Eres e la tentazione data dall'invito del suo corpo seminudo il cuore di qualsiasi ragazza avrebbe iniziato a battere all'impazzata. Non certo il suo. Si portò una mano verso l'alto, a sinistra dello sterno ed appoggio' il palmo candido nel punto in cui il suo muscolo avrebbe dovuto dare segno di sè. Silenzio. I vasi sanguigni vuoti, aridi, asciutti da troppo tempo. La linfa congelata nel letargo dell'eternità. Un sorriso di rassegnazione, quasi isterico si fece strada tra le sue labbra quando rivolse lo sguardo dalle rose a Snow.
Mi sono sbagliata. Tu ed io non potremmo essere più diverse cara Snow.
Ed in quel momento seppe che le cinque rose sfrigolanti poste davanti ai suoi occhi che alimentavano l'inferno del suo animo non le avrebbe mai nemmeno sfiorate.

Al contrario Snow, il corpo ancora rilucente e racchiuso in uno Scudo di ghiaccio perfetto, con uno slancio in avanti accettò molto volentieri la rosa che il secondo dito di Eres le offriva, un sorriso di ringraziamento stampato sul volto. Afferrò tra due dita di diamante il fiore e fece come per annusarlo. Poi si sporse in avanti, con occhi che promettevano piacere, passione i movimenti resi ancora piu' sinuosi dalla luce che si rifletteva contro le sue forme di cristallo. Si avvicinò sempre scivolando sensuale fino all'orecchio del ragazzo, gli occhi puntati in quelli di lui. Ghiaccio, Fuoco, nulla aveva più importanza ormai. In quel momento erano immersi nello stesso elemento. Gli sussurrò con una voce bollente, fumante: "Ascolta splendore, aizzale contro il tuo fuoco un'altra volta e ti giuro sulla testa di mio figlio che tramuterò quel ridicolo coso che hai in una minuscola stalattite e continuerò a soffiarci sopra finchè non si staccherà e cadrà a terra in mille pezzi"
 
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view post Posted on 13/1/2014, 21:15
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Lo sguardo di Eres si spostò verso l'alto, quasi come per coronare la sua espressione disgustata e divertita allo stesso tempo, dopo aver ascoltato l'accusa di Snow.
O meglio, la sua minaccia senza senso, perchè se solo avesse voluto, Ers l'avrebbe resa cenere.
Sorrise, facendo sparire con un solo sibilo della bocca le rose di fuoco che aveva offerto gentilmente alle sue donne. Forse, il suo gesto non era stato apprezzato particolarmente. Poco male, a lui non interessava affatto.
Voleva soltanto dimostrare a Layla che sotto quelle fiamme, ardeva davvero uno spirito da gentiluomo, non da ragazzo sfacciato e ribelle come era apparso un attimo prima agli occhi dell'altra.
Subito dopo, si rivolse a Snow con aria di sfida.
"Ma come siamo simpatiche, mia cara Snow" esclamò, evitando di pronunciare una battuta che gli era salita alla bocca. Meglio frenarsi, altrimenti a breve ci sarebbe stata una battaglia tra ghiaccio e fuoco, elementi contrastanti fin dagli albori.
"Non avevo certo intenzione di fare del male alla nostra amica" esclamò, sincero, anche se con una nota di ironia nella voce.
Rivolse lo sguardo azzurro verso Layla e le sorrise, mentre le fiamme continuavano a strisciare e vorticare sul suo corpo, come un secondo abito lungo.
"Come ti chiami? Non ci siamo ancora presentati" chiese, mentre con una mano creava un cristallo di ghiaccio infuocato.
Era magia allo stato puro: la forma di un fiocco di neve avvolta dal colore rosso del fuoco. Eres sorrise e lo porse a Snow come segno di amicizia.
"Per te, amica mia" aggiunse, divertito.
 
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°Uzzen<<_
view post Posted on 19/1/2014, 22:06




Amica? sibilò Snow a denti stretti.
Non poteva credere di aver fallito: di solito era brava a fare sua la natura delle persone fin dal primo incontro. Eres gli era sembrato un ragazzo certamente particolare, però a modo, con cui era piacevole stare insieme. Sembrava che la sua fiamma rappresentasse un inizio, una luce con cui sarebbero riusciti a costruire qualcosa. Ed invece adesso stava mostrando solo la parte distruttiva di sè. Perché poi, non riusciva proprio a capacitarsene. Non gli lasciava altra scelta: per proteggersi dal fuoco di quel ragazzo, Snow avrebbe dovuto congelare il suo cuore.
Noi siamo meno di due conoscenti. Te la ricordi la prima volta che ci siamo conosciuti, Eres? /b> si portò una mano al petto per rievocare quello scottante ricordo <b>Non assomigliava per nulla ad un saluto quello che hai rivolto a me. Mi rimarra impresso per sempre. E tu sai bene cosa vuol dire
Gli diede le spalle. L'aveva delusa profondamente il suo cambiamento, come del resto anche la sua imcapacità di vedere fin dal principio che razza di persona era veramente, di distinguere il ragazzo che si celava dentro il falò. Avrebbe voluto non averlo mai incrociato sul proprio cammino. DIede solo una voce, per richiamare Layla.
Andiamo via, Layla

Layla gli sorrise di rimando, incantata. Non era possibile: un'altra persona si stava interessando a lei! Che non la considerava un'essere orribile, il mostro che scorreva nelle sue vene. Lei non poteva capirlo, non ci sarebbe mai riuscita. Perchè anche se era la sua più cara amica era quella sempre al centro dell'attenzione, con quel suo carattere solare, la sua aria da ribelle, l'irriverenza per adrenalina e quel viso che avrebbe tolto il fiato a qualsiasi essere vivente sulla terra.
Vai avanti tu, Snow. Io rimango.
Accettò il fiocco di neve di fuoco che Eres aveva sporto all'altra. Forse non era destinato propriamente a lei, ma era il primo vero regalo che qualcuno le faceva da dopo quella notte del 26 Dicembre. Da quando tutto per lei era cambiato. La cosa che le piaceva di quel ragazzo era che non glielo stava facendo percepire. Buffo dirlo proprio vicino a quella torcia umana, ma riusciva a sentirsi quasi... normale.
Scusala, dai dev'essere l'ormone della gravidanza. Io comunque mi chiamo Layla, Eres giusto? l'aveva capito dagli improperi e gli spergiuri che quei due si stavano tirando addosso dall'inizio dell'incontro. Chissà che forse quella era l'inizio di qualcosa di grande. Di più grande. Amicizia, affetto? Di qualcosa di cui lei non aveva mai sentito il sapore. E neanche il sentore.
 
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view post Posted on 21/1/2014, 13:25
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Mi piace, mi piace!


Eres si rivolse a Layla velocemente, sentendo le fiamme del suo corpo avvampare come non mai. Stavano aumentando la loro intensità per via del colpo basso ricevuto da Snow e, purtroppo, lo stesso ragazza percepiva il calore avvolgerlo nella sua morsa.
Forse, stava per perdere la pazienza perchè la rabbia era la sua peggior nemica.
Snow non aveva capito nulla di lui, altrimenti non avrebbe pronunciato una frase tanto meschina. In quel momento, Eres cercò di controllare se stesso, ma non ci riuscì.
Una fiamma ardente, simile ad una fune o una liana rossa, partì dal suo torace per indirizzarsi contro Snow, che adesso era considerata una sorta di ostacolo, quasi una minaccia, per l'elemento principale che caratterizzava l'essenza di Eres.
Il fuoco non avrebbe permesso a nessuno di far soffrire il suo padrone e per questo, adesso aveva deciso di agire e di ferire, anzi punire, Snow per l'oltraggio subito.
Eres ignorò senza volerlo le domande di Layla, alla quale avrebbe risposto subito dopo.
Doveva fermare le sue fiamme, che spesso non erano sotto il suo controllo.
Eres parlò con la voce del fuoco, simile a crepitii e suoni striduli. Provò a tenere a bada il suo elemento, eppure non sembrava riuscirci per nulla perché la fune scottante continuò a raggiungere Snow.
Avrebbe capito che non fosse stata colpa sua? E se si sarebbe ferita?
Eres non ci pensò due volte e urlando: "SNOW, ATTENTA!", si trasformò in un globo di fuoco.
Spiccò un balzo in avanti e colpì Snow alle gambe per farla cadere a terra.
La lama di fuoco si scontrò nell'aria vuota dove un attimo prima c'era la ragazza, prima che si piegasse verso il basso a causa del colpo. Eres non l'aveva bruciata, eppure si sentì particolarmente abbattuto.
Non aveva ancora il controllo totale del suo elemento.
Fece qualche passo indietro, ora che il pericolo era concluso.
Poi, sibilando velocemente, ritrasse il suo fuoco dentro la sua anima.
Un secondo dopo, il corpo atletico e muscoloso di Eres era coperto soltanto dai boxer neri, senza più fiamme come coperta intorno a lui. Era spoglio e nudo, mentre il petto si alzava e abbassava al ritmo del suo respiro affannato.
 
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°Uzzen<<_
view post Posted on 6/3/2014, 23:13




Compì uno scatto fulmineo verso Snow, come un giaguaro che si piega sugli arti posteriori e si lancia in avanti verso la sua preda dopo averla studiata a lungo da dietro i cespugli; il fiocco di neve, che ancora stringeva solidamente in mano, cadde a terra illuminando per un intenso istante il lastricato e mille lingue di fuoco scaturirono dal punto di rottura attorcigliandosi tra loro come sbuffi di fumo. Con quello slancio Layla si lasciò alle spalle le dicerie, le opinioni che la gente aveva sempre avuto nei suoi riguardi.
Io non sono una bestia selvatica pensò, mentre apriva le mani a coppa e le direzionava verso il basso.
Io sono una guardiana. Agisco non per ferire toccò qualcosa di morbido e gonfio, proteggendolo dall'auto con il suolo sottostante.
La pancia della sua migliore amica.
Io agisco per proteggere le mani si chiusero attorno all'addome come uno scudo, il freddo delle sua pelle che aveva sempre emanato un velo di morte si tinse di un lieve colorito rossastro al sentore del battito del cuore della minuscola vita che pulsava là sotto. Un piccolo sorriso le torreggiò sulle labbra, come una piccola scintilla ribelle che sfugge al rigido controllo del camino. Si voltò a contagiare con il suo sorriso Eres, ed un po' del fuoco sincero, gioioso del ragazzo le si riflesse sul volto. Aveva tentato di salvarla!!! Non era assolutamente il mostro avvolto dalle fiamme che dipingeva Snow. Non appena girò la testa ed incrociò lo sguardo della sua amica a terra quel fuoco le si congelò sulle labbra, sfumando come l'ultimo respiro emesso da una persona morente.La sua espressione era altera, ostile, e la guardava dall'alto in basso terribile, mastodontica quasi lei fosse ai piedi di un ghiacciaio del quale non riusciva ad intravedere la cima innevata.
Distolse subito lo sguardo e per istinto lo direzionò sotto di sè, verso le mano che ancora le sorreggevano il grembo. Se fosse stata vita le sarebbe preso un tonfo al cuore. Ma, nonostante ciò, sentì che il suo cuore congelato veniva invaso da una nuova corrente artica.
Il rossore sulle sue mani non era dovuto ad una reazione termica. Era sangue, il suo. La sua spalla destra era stata trafitta da parte a parte da uno spunzone di ghiaccio della forma simile a quella di una stalattite, lunga almeno un metro che partiva dal pavimento del ponte sino a conficcarsi nella sua spalla. Eppure non sentiva dolore. O meglio il dolore dato dall'espressione di Snow, i suoi occhi vacui, persi della consueta sfumatura blu oceano ed intrappolati in una morsa invernale apparentemente senza via d'uscita, era più forte. E poi l'odore del sangue... cancellava ogni cosa.


Le pareva di battere senza sosta contro il portone di una fortezza, ma nonostante scardinasse i battenti e prendesse la rincorsa per cercare di sfondarla a spallate il legno non cedeva di un millimetro. Era prigioniera dentro se' stessa. Da quando aveva colto con la coda dell'occhio la lingua di fuoco di Eres abbattersi su di lei era scattato qualcosa. Qualcosa che non scattava dal giorno in cui aveva sviluppato l'Incantesimo Confrigus. La porta della sua mente si era chiusa davanti alla stanza della sua volontà. Perse la forza d'animo e lasciò scivolare le gambe lungo la porta, incapace di fare niente, circondata dal vuoto. Osservava la scena dall'esterno. Vide se stessa trafiggere Layla con una lastra di ghiaccio, alzarsi e portare una mano verso l'alto.
All'improvviso una patina pungente di brina iniziò a ricoprire il ponte, il corrimano, le pareti del castello ed i boschi circostanti. Nonostante la copertura fosse leggero il freddo che impregnava l'aria era umido, penetrava nelle ossa più in profondità di quello generato da un gruppo di Dissennatori. Sarebbe riuscito a gelare persino un ceppo di Fuoco Eterno.
Capiì che era il suo piede destro quello che si muoveva in avanti, sebbene provasse con tutte le sue forze mentali ad arrestarne il movimento. Appena lo poggiò a terra la patina ghiacciata si trasformò in ghiaccio spesso, duro ed u mulinello aggressivo di neve circolava minaccioso e veloce intorno al suo corpo, pronto a colpire chiunque si fosse avvicinato.
Colse il movimento di Layla verso Eres: era in preda al panico, ogni sua emozione stava chiedendo aiuto al ragazzo.
Ma lei era incontrollabile. Era vento, era gelo, era fredda spietatezza.
Battè più forte contro la porta della fortezza. Pregava con tutta se stessa che quei due la sentissero, che la tirassero fuori di lì.
 
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view post Posted on 10/3/2014, 12:50
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Eres era completamente nudo, ad eccezione dei boxer che portava e che, grazie ad una pozione magica che vi aveva versato sopra tempo prima, per fortuna non si erano bruciati a causa del suo immenso potere.
In quel momento, però, percepiva un freddo diverso all'altezza del petto. Il suo elemento, il fuoco, sembrava una bestia pronta a sbranare chiunque si avvicinasse al suo padrone, vale a dire Eres stesso. Il ragazzo sentiva le fiamme dentro di sé, come se il suo corpo stesse cercando di tenerle a bada, ma con poca forza.
Non doveva permettere loro di fuoriuscire, altrimenti sarebbe stata la fine e ci sarebbe stata un'altra onda di distruzione nel raggio di miglia.
Le fiamme, non a caso, erano come ferite dal comportamento di Snow.
Eppure, in quell'istante nulla aveva senso, se non il sentimento di tristezza che albergava nel cuore di Eres: provava freddo non per il clima né per gli incanti di Snow. Provava freddo perché sentiva che qualcosa non andasse nella persona che, ancora ora, considerava amica.
"Non conoscente, ma amica" pensò velocemente.
Osservò Layla poco lontana da lui e vide del sangue. Com'era possibile?
Non era una Vampira, come aveva assodato poco prima?
Le sue riflessioni vennero interrotte alla vista di Snow, che sembrava diversa dal solito. Era, come dire, strana.
Eres fece un passo in avanti e la osservò con i suoi occhi azzurro cielo.
"Snow?" chiamò, preoccupato che fosse successo qualcosa di grave, nonostante Layla e lui stesso avessero difeso l'amica dall'attacco involontario del suo fuoco.
 
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