Aspettando la sua micina.

Dopo il colloquio con il malvagio signore, Scorpius aveva deciso di attendere Christine nelle sue stanze, ovviamente a sua insaputa.
Iniziava a sentirsi a suo agio nel letto della bionda, forse perchè iniziava a fare pensieri poco pudici su di lei.
Il colloquio era andato come desiderava nonostante tutto, anche se era terribilmente scocciato dal fatto che avrebbe dovuto aiutare quel Lord, ma pur di raggiungere i suoi obiettivi avrebbe fatto anche di più.
Un'altra cosa che gli aveva dato fastidio, era il rendersi conto di come Christine venisse trattata dal quell'uomo, aveva il sospetto che ci fosse molto più del lecito tra i due.
Mph, doveva necessariamente indagare.
Si mise ancora più comodo, sdraiandosi a pancia in giu, chiuse gli occhi. Ogni tanto anche lui adorava rilassarsi.

Quando la vide rimase perplesso, c'era qualcosa che non andava nella sua Christine. Decisamente.
Quel vattene detto con poca decisione lo convinse maggiormente.
Si fece serio improvvisamente.
Di solito era sempre divertito e ironico, ma la sua mente gli diceva di mantersi neutro e cercare di capire cos'era accaduto.
Spostò un ricciolo che era davanti ai suoi occhi, e senza smuoversi minimamente la guardò con curiosità.
"Christine.. cosa è successo?"
Chiese con una strana nota di dolcezza nella voce.
Lui stesso si stupì di averle fatto quella domanda premurosa.

"Veramente mia cara Christine ancora non ci siamo nemmeno baciati..."
Inarcò un sopracciglio.
"Preferisco fare le cose con calma."
Si sedette con un sorrisetto pronto a nascergli sulle labbra.
"Però se vuoi andare dritto al sodo, sono qui."
Allargò le braccia verso di lei, a conferma delle sue parole.
Non lo faceva apposta ad essere così, certe uscite gli venivano spontanee.

A volte era anche pigro, proprio per questo si smaterializzò direttamente dietro di lei, giusto per non fare due passi, e l'abbracciò da dietro.
Non si era scomposto minimamente udendo il rifiuto, ma non aveva la minima intenzione di andarsene.
Respirò il suo profumo e le diede un bacio casto sul collo.
Che bel profumo aveva la sua Christine.
"Voglio solo stare con te, senza far nulla."
Le sussurrò con malizia.
"Almeno per ora."
Dannata linguaccia.

La prese in braccio, sapendo benissimo che rischiava il collo e la depositò nel letto, con dolcezza.
"Chiariamo una cosa."
Si sedette accanto a lei.
"E' vero, fai puzza."
Forse non era il modo giusto di iniziare una frase.
"Però per quanto mi riguarda ciò non è abbastanza per odiarti."
Era piuttosto serio stranamente.
"Tanto non sei nemmeno del tutto una vampira, quindi mi prendo il diritto di stare in tua compagnia, di torturarti, di stressarti."
Un modo strano per dichiararsi. Peccato che quella non era una dichiarazione, era solo il modo di spiegare la strana attrazione che aveva per lei, quella tipetta bionda lo incuriosiva, adorava punzecchiarla.
Nella sua testa aveva un solo obiettivo:
Missione - conquistare la micina.
Giusto per movimentare la sua vita.

Scorpius saggiamente decise di starsene un momento zitto.
Era giunto a una conclusione, era successo qualcosa di brutto alla sua vampira, e forse era stato proprio quel Lord del cavolo a causare tutto questo, e si era fatto anche una mezza idea visto che sentiva odore di uomo sul corpo di Christine.
Gliel'avrebbe fatta pagare prima o poi, solo lui poteva ridurla così.
Le mise accanto e iniziò ad accarezzarle i capelli lunghi e setosi, sembravano fili d'oro.
"Non vedo l'ora.."
Mormorò alla sua affermazione divertito.
Adorava il suo sarcasmo.

La guardò con un'insolita tenerezza mentre si rilassava.
Non voleva chiederle niente, perchè pensava che non fosse giunto il momento di farsi confidenze, anzi, provò a farle distoglierle i pensieri da qualcosa che era stato senza dubbio spiacevole, o almeno lui aveva così intuito.
Quando lei se ne uscì con quella frase, scoppiò a ridere di gusto.
Avvicinò il suo viso a quello di lei e maliziosamente le rispose:
"Invece credo proprio che tu stia iniziando ad apprezzare il mio odore."

Inarcò un sopracciglio estremamente malizioso.
"Ed è per questo che ancora il tuo viso è vicino al mio?"
Le accarezzò un braccio guardandola con i suoi occhi blu penetranti.
Prima o poi sarebbe riuscito a farla cadere ai suoi piedi, ne era certo.
Era bello, era un principe, cosa poteva pretendere di più di lui la sua Christine.