Un bel pugno alla Fonzie e la musica parte, o almeno una volta funzionava così.
Ebbene sì, ricomincio con il mio fare sentenzioso nel parlare di musica, presentandovi - se tutto va bene - un autore/gruppo/album ogni volta che posso, garantendovi almeno un post a settimana, se non tre, quattro, anche sette. Anche una decina, quasi quasi. Insomma, sto qua per riempirvi le orecchie e annoiarvi, come la vecchia scuola insegna.
E dato che non sono una persona a cui piace aspettare (anche se qualcuno direbbe il contrario, sono la procrastinazione personificata, buona parte delle volte) direi di cominciare da subito a rieducarvi. Dimenticatevi di Justin Bieber, di Katy Perry e dei Jonas Brothers o qualsiasi altra robaccia voi giovani di oggi ascoltiate. Tranne Lady GaGa, lei non è malaccio.
E rifatevi una cultura con uno dei miei Gran Maestri. Angelo Branduardi, il menestrello degli anni '80. Anche solo perchè è la mia giornata nostalgica.
Come Wikipedia insegna, gli anni '80 sono stati il periodo d'oro del trash e dei primi esperimenti electro, il periodo dei rollerskate, dei colori orribili e delle spalline da Mobile Suit Gundam, ma Branduardi non aveva un bel che di niente da fare con tutto ciò.
Un menestrello per davvero, ispiratosi nella sua musica al madrigalismo (non quello di Amici Miei, quelli sono moderni.) e alle musiche tipicamente medievali. Molto ha fatto in colonne sonore, emblematico il suo State Buoni Se Potete composto per l'omonimo film dedicato a San Filippo Neri, non molto conosciuto ma altrettanto emblematico è l'album dedicato interamente alla figura di San Francesco D'Assisi, L'Infinitamente Piccolo. Ma Branduardi ha fatto veramente tanto, e richiederebbe non poco per dargli il giusto onore e parlare di lui e della sua musica.
E' un autore generalmente emblematico per quanto riguarda la musica italiana, citato sempre vicino ad altrettanto grandi nomi come quello di Fabrizio "Faber" De André, Francesco Guccini, Vinicio Capossela. Anche se su l'ultimo qualcuno avrebbe da ridire. Non importa, questo è il mio spazio.
E qui, dove non tanto le parole quanto più la musica, conta, vi lascio in sospeso e con nessuna informazione realmente utile sul nostro eroe del giorno e una delle sue canzoni che preferisco in assoluto, un pò troppo conosciuta, un pò troppo usata, ma di per se sempre bella.
...E avresti solo ragione. A me la prima volta che ho provato ad ascoltarmi Branduardi, stavo lì a pensare "Ma chi, quello noioso? COGLI LA PRIMA MELAAAAAAAAH?"
Dai che continuo a fare la noiosa. Con gran sorpresa, stasera, nel sonno assoluto, vi porto una ninna nanna un pò angosciante e un simpatico omino di cui ho sentito parlare poco persino io.
Dite tutti ciao a Oren Lavie. Lavie è istraelita, di credo ebraico, nato nel '76, cantautore indie con tanto di occhiali intelligenti e barbetta incolta e ha fatto solo due album nella sua vita. Del secondo, una canzone è stata sorprendetemente presa tra i soundtrack del film della saga de Le Cronache di Narnia dedicato al Principe Caspian.
Attualmente non si sente più in giro, ha avuto il suo periodo d'oro tra il 2007 e il 2008. E nel 2007 ha inciso l'unico suo album che conosco, The Other Side of the Sea, di cui a mio parere ogni canzone ha il suo grande valore.
Non vi ammorbo oltre con i random facts e vi porto la mia preferita in assoluto.
Mi chiedo come hai fatto a trovare questo tizio, mi spaventi .-. conosci tutti!xD In effetti è proprio una ninna nanna, mi porta tristezza però .-. angosciante si! PS: ho capito tutto quello che ha cantato xD seee.
Il tizio l'ho trovato tramite un fumetto online in cui l'autrice ha dedicato un'intera pagina a una sua canzone. Certa gente è troppo indie. Però le sue canzoni mi sono piaciute tutte, ma questa in particolare l'adoro perchè mi da allo stesso tempo un senso di pace come di angoscia. Sembra che ti stia cantando una ninna nanna mentre ti imbottisce di veleno, per fartene andare in pace. D:
CITAZIONE
PS: ho capito tutto quello che ha cantato xD seee.
anche io, è per quello che lo amo tanto. va a rilento.
Bene, bene, riprendiamo. Mi annoio e voglio presentarvi una personcina simpatica.
Di solito i compositori cinematografici non sono mai personaggi che vengono notati troppo, così come spesso è raro trovare chi faccia caso alle musiche nei film. Ecco, io non faccio nè l'una nè l'altra cosa.
Dite ciao a Danny Elfman. Compositore cinematografico dal 1985, musicista con gli Oingo Boingo dal 1975. Degli Oingo Boingo ne parlerò poi perchè davvero meritano, ma per il momento quello che mi interessa è parlare del 1985. Collabora con Tim Burton da particamente sempre, sia come voce cantante (Ha doppiato Jack in A Nightmare Before Christmas, gli Umpa Lumpa ne La Fabbrica di Cioccolato e Bonejangels, lo scheletro figo che suona il pianoforte, ne La Sposa Cadavere.) Ha composto le musiche di Beetlejuice, Mission Impossible, tutti i Man in Black, Mars Attack!, Edward Mani di Forbice, Il Pianeta delle Scimmie, Il Mistero di Sleepy Hollow, Super Nacho (e chi non l'ha visto lo veda), Big Fish, Hulk, Spider-man, Batman - Il Ritorno, HellBoy II, e un'altra lunghissima serie di film che non vi cito perchè onestamente neanche io ho mai visto.
Giusto per dimostrarvi sia la sua gran voce che il suo grande talento musicale: Bonejangles & The Bone Boys - Remains of The Day (Purtroppo non posso postare il video per via dell'autore che non lo ha permesso, appena ne trovo una versione postabile ve la metto.)
Sono giorni che sono in piena fissa con Eugenio Bennato. Per chi non lo sapesse, ha cominciato a lavorare nel 1969, contrapponendo la sua musica tipica della scuola napoletana a quella del fratello Edoardo, molto più leggero, noto per le varie canzoni a sfondo fiabesco. Di lui magari ne parlo un'altra volta, sì. E' un fisico, suona le tarante e le pizziche, e mi fa tornare a contatto con tutta quella parte di Sud che fa parte e del mio sangue e della mia infanzia. Più che le questioni puramente nozionistiche su di lui, penso che ciò che sia più importante considerare è appunto questo: è musica di sentimento, e almeno per quanto riguarda me, accende sempre quel fuoco dentro che ti colpisce solo se hai conosciuto il Sud nella sua purezza più assoluta.
è musica di sentimento, e almeno per quanto riguarda me, accende sempre quel fuoco dentro che ti colpisce solo se hai conosciuto il Sud nella sua purezza più assoluta.
va a rilento.