Allenamento

"Stupeficium!"

"Evanesco!"

"Serpensortia!"

"Accio penna!"

"Reducto!"

BUM!
Bryan aveva appena fatto esplodere con l'ultimo incantesimo una statua non molto grande che aveva trovato in un angolo dell'aula e che aveva preso per allenarsi.
Infatti, quello stava facendo da almeno mezz'ora.
Con l'idea di voler aiutare quanto più possibile il mondo della Magia nella lotta contro il male e quindi contro l'Oscuro Signore e di conseguenza i suoi seguaci, il ragazzo aveva deciso di rintanarsi nell'aula di Incantesimi al secondo piano del castello e di provare, in perfetta solitudine, quante più magie, sia difensive sia di attacco, usando vari oggetti che aveva raccolto poco prima.
Il suo allenamento, tra l'altro, stava riuscendo anche bene, a dirla tutta.
Non aveva sbagliato neanche un incantesimo fino a quel momento, quindi era piuttosto soddisfatto di se stesso.
E poi, Bryan amava il rumore e l'effetto esplosivo che l'incantesimo Reducto faceva nel momento in cui veniva formulato.
Per questo motivo, alzò di nuovo la bacchetta magica e, con i capelli tutti in disordine, esclamò:
"Reducto!"
Un lampo di luce blu scaturì dalla sua bacchetta e si scagliò per tutta la stanza, iniziando a rompere quante più cose possibili.
Ok, forse aveva esagerato nella mira, probabilmente.

L'incantesimo Reducto e il suo lampo blu sfrecciò da tutte le parti e arrivò alla porta, dove c'era un ragazzo dall'aria stupita.
Bryan puntò la bacchetta contro il lampo in un attimo, prima che si schiantasse contro il tipo e urlò:
"Evanesco!"
In un attimo, la luce scomparve e tutto tornò alla tranquillità.
Bryan sorrise, un pò spaesato.
"Ehm, scusami. Lo so, stavi per essere colpito, ma è stata una magia particolare, lascia stare"
fece, passandosi una mano tra i capelli in disordine.

Bryan si passò una mano tra i capelli, mentre l'altra, con la quale impugnava la bacchetta magica, era ferma, lungo la sua gamba destra.
Sorrise a sua volta, un pò sorpreso da quel complimento.
Quasi nessuno si congratulava con gli altri studenti ad Hogwarts, di solito erano i professori che facevano i complimenti, sempre in ambito scolastico.
"Grazie, mi stavo allenando, perciò. Per nessun motivo in particolare, così, giusto per farlo"
fece, quasi per spiegare perchè per poco non l'avesse ucciso.
"Comunque, io sono Bryan"
disse, illuminandosi. Si sporse in avanti, allungando una mano.

Bryan annuì, ovviamente.
"Eh, si. Diciamo che sto al quinto anno, ma in realtà ho lasciato per un periodo. Sai, problemi di vario tipo"
Fece una pausa, pensando alla guerra e alle numerose liti che aveva avuto per un periodo abbastanza lungo con suo padre, quando era tornato in Alaska.
Dopotutto, essere un nobile e non rispettare le regole e i comportamenti dell'intera famiglia aristocratica, era fonte di litigio continuo.
"Poi sono ritornato per concludere gli studi. Alcuni di noi restano ad Hogwarts anche dopo il diploma, tra l'altro. Tu, invece? Da quando sei qui?"
domandò, riprendendosi.
Sorrise, infine.

Infatti, Bryan annuì, come se quella fosse una delle cose più normali del mondo.
"Si, ti conviene. E' un'ottima scuola e poi alcune materie qui si fanno una meraviglia. Abbiamo il miglior professore di Difesa contro le Arti Oscure e di Incantesimi che ci sia, ti assicuro! E per dirlo uno studente, eh"
fece, con un sorriso.
Poi, fece un movimento con la bacchetta magica, trasfigurando un banco in una poltrone rossa.
"Siediti pure"
disse, amichevole.
Lui, invece, preferì adagiarsi su un banco, con la schiena contro il muro.
Di lì a poco, avrebbe ripreso il suo allenamento.

Ancora una volta, Bryan non trovò nulla di strano nella domanda del ragazzo, quindi iniziò a spiegare qualcosa riguardo quella materia, come se niente fosse.
"Il testo è Arti Oscure, difesa e contrasto, è abbastanza interessante. In pratica, spiega i metodi basilari per difendersi da incantesimi oscuri, sia quelli più semplici che possono essere contrastati da un banale incanto difensivo, sia da quelli più complessi, dove devi essere abile e veloce con la magia. Poi, spiega quali sono gli incanti più oscuri, tipo le tre Maledizioni senza perdono, chiamate così perchè purtroppo non c'è niente da fare contro di esse. Vuoi vedere un incantesimo difensivo per così dire di base?"
domandò, spiegando tutto senza quasi prendere fiato.
Era bello rispondere a delle domande di qualcuno riguardo qualcosa così semplice e interessante.

Il ragazzo puntò la bacchetta davanti a sè, con un sorriso.
"Protego!"
esclamò e dalla punta della sua bacchetta uscì subito uno scudo blu che si posizionò proprio davanti a lui, difendendolo da qualsiasi cosa.
Poi, con un movimento verso il basso, fece scomparire tutto.
"Funziona solo con gli incantesimi minori. Prova a lanciarmi un oggetto qualsiasi, anche un banco se ti va"
disse, lasciandosi scappare una risata.

Bryan, quindi, ripetè l'incantesimo, utilizzando di nuovo la stessa formula di poco prima ed evocando uno scudo blu che bloccò l'oggetto che l'altro gli aveva lanciato.
Il barattolo cadde a terra, come se fosse andato a sbattere contro un muro.
"Wingardium Leviosa"
disse subito dopo Bryan, puntando la bacchetta magica contro lo stesso oggetto, mentre faceva strani movimenti con la mano.
D'un tratto, il barattolo si sollevò in aria e con un altro piccolo disegno in aria, Bryan lo sistemò su un banco.
"Semplice, no?"